Mi ha sempre colpito la varietà di interessi di Giacomo Monica, autore di questa preziosa opera sui canti dell’Appennino parmense. Ad una carriera di violinista, didatta e strumentista, ha affiancato la passione per il coro, specialmente per quello che ha radici nella cultura popolare. Non contento di questa poliedricità musicale, Giacomo (Mino per gli amici) ha diretto la sua prua anche verso la Sardegna, dalla quale ha trasportato sul ‘continente’ blocchi di pietra a cui solo un’anima particolare, quale è stato Pinuccio Sciola, ha saputo infondere la possibilità di emettere suoni.

Così tra violini, pietre sonore e una varietà di strumenti strani che ho potuto ammirare nella sua casa tra i monti di Neviano è assolutamente normale, ma allo stesso tempo incredibilmente geniale, collocare anche questa testimonianza di un mondo che forse non abita più la nostra dimensione dei ‘vivi’ ma che allo stesso tempo non è giusto lasciar cadere nell’oblio.

(…)

Mi auguro che i cori scolastici, soprattutto loro ai quali queste musiche sono indirizzate, comprendano il valore della raccolta e che possano sentirsi custodi di semplici ed intense melodie. Auspico che i loro insegnanti sappiano non solo insegnarne le note ma altresì trasmettere quei valori fondanti della civiltà contadina che all’orecchio annoiato di qualcuno sembreranno uscire da una favola remota. Ho sempre pensato che i suoni si fissino da qualche parte per poi tornare udibili, magari decenni dopo e sotto altre sembianze. Grazie Mino per aver reso possibile il riascolto di armonie perdute: la musica non è reperto da museo, è materiale che si ricrea ogni volta che la si esegue. Mi piace pensare a quei vecchi informatori e alla loro, probabilmente, inconsapevole importanza per aver permesso tutto ciò...

Andrea Angelini Presidente AERCO

….un filo sottilissimo che continua nel tempo ad allungarsi e non si spezza
…un lontano passato che ritorna e per esigenza si annida nel presente
con una veste sempre nuova, il coro

Dedico questa raccolta a tutti i cori di voci bianche e ai cori giovanili
Affinché la condivisione di questi canti possa trasformarsi in motivo di gioia e divertimento

Giacomo Monica

Il terzo volume è edito da AERCO Associazione Emiliano-Romagnola Cori e contiene dodici canti dall’Appennino parmense nell’attuale versione per coro a voci bianche con accompagnamento pianistico.
Il libro è corredato di un CD, non disgiungibile dalla pubblicazione, i cui canti sono interpretati dal Coro “Le Allegre Note” di Riccione, diretto dal M° Fabio Pecci, con la parte pianistica interpretata dal M° Ilaria Cavalca.

Il CD contiene anche le tracce (dal 13 al 24) con la sola base pianistica che potrà essere utilizzato nelle scuole a fini didattici.